[scheda-pg] Ala'star, Mani di Ferro

Ala'star

Presentazione

Ala'star, o Fratello IH6-566216474747, riceve il proprio battesimo di fuoco in data 460.M41, sotto il comando del Padre di Ferro "Kristos".

Fin da subito mostra particolare interesse per l'utilizzo e le tattiche basate su armi pesanti ed extra-pesanti, dimostrandosi un valoroso marine all'interno di formazioni Devastator e guadagnandosi l'apostrofo nel proprio nome di battaglia.

Durante una grande controffensiva contro gli illogici orki il marine Ala'star fa una scelta che gli cambierà la vita: benchè votato a diventare un Techmarine, decide di accettare il comando di una squadra d'assalto; un incarico per lui fuori dai consueti schemi di pensiero. Non si distingue spesso, in quanto molto prudente, eccetto che per il fatto di avere uno strano difetto a livello di programmazione: in alcuni momenti della battaglia si scaglia rabbiosamente e violentemente contro le postazioni nemiche, controllando in poco tempo postazioni strategiche.
Il conflitto di programmazione che lo ha caratterizzato in questi anni è stato oggetto di attenzione da parte delle strutture gerarchiche superiori, ma non è ancora risolto. Probabilmente un trauma psicologico così forte da ottenebrare la fredda logica che caratterizza i membri di questo Capitolo.

Ancora sergente gli viene affidato il comando di una squadra da abbordaggio.
Si tratta di marines destinati a missioni ad alto rischio in cui è necessario un alto livello di coordinamento e di comprensione tattica.
La decisione non è casuale in quanto Ala'star è stato scelto dal consiglio dei Techmarines come candidato per un esperimento segreto noto come "Progetto 01" e caratterizzato da impianti bionici iper-potenziati, in grado di proteggerlo anche da attacchi devastanti.
La prima missione di questo tipo si svolge sulla gelida superficie di Valhalla, caratterizzata da spazi aperti e luoghi per le imboscate. Data la propria esperienza con le armi pesanti la configurazione da battaglia che logicamente viene adottata è quella basata sulla combinazione del Bolter pesante e dell'Occhio bionico Mk.II, una variante realizzata proprio dalle Mani di ferro. Tuttavia, Ala'star si trova rallentato dalla neve e sotto il tiro costante dei guerrieri Tau che falciano le fila dei propri fratelli.
Valhalla rappresenta una macchia nella carriera del comandante e si ripercuote anche sulla sua difficoltà a salire di grado.
Da questa esperienza la tattica si modifica per adattarsi agli assalti, più che agli attacchi a distanza, tuttavia l'inesperienza di Ala'star si fa ancora sentire e nelle ultime missioni sul pianeta la squadra si muove più lentamente del previsto, non reggendo il ritmo degli Ultramarines di Regulus.

L'Alto Comando è benevolo nei confronti del proprio comandante, forse perchè facente parte di un esperimento molto delicato, per cui Ala'star viene riconfermato nella squadra di abbordaggio e prende parte all'assalto di un gigantesco vascello Tiranide nella Campagna nota come "Destino di Iyanden".
Affrontare un vascello vivente scuote completamente l'animo di chi vi partecipa e apporta decisivi cambiamenti anche sul piano tattico:
- la collaborazione con gli Ultramarines di Regulus si fa più stretta, spesso a difesa di questi ultimi, in modo da permettere loro di raggiungere con più facililtà gli obiettivi di missione;
- è necessaria un'alta mobilità per evitare di essere ingeriti dai corrosivi succhi gastrici del vascello, per cui sono abbandonate le armi pesanti a favore di quelle leggere-speciali;
- si fa largo uso del lanciafiamme per prevenire gli attacchi nemici ed ostruire la linea di vista;
- i marines sono votati principalmente al corpo a corpo con il nemico, in una sorta di frenesia suicida, inusuale per i membri di questo Capitolo.
Ala'star finalmente ottiene i primi riconoscimenti e sul campo arriva ad essere promosso Capitano Sr, tuttavia due eventi di rilievo ne minano la capacità bellica:
1. Addentrandosi sempre più nel vascello nemico, le parti ancora umane dei marines cominciano a risentire degli effetti tossici sprigionati dalle sacche difensive; i riflessi rallentano parecchio e le controffensive sono impraticabili, così come il "ripristino di sistema".
2. Ala'star è rimosso dal "Progetto 01", pertanto i suoi innesti protettivi vengono depotenziati. Il Consiglio dei Techmarines adduce una instabilità di sistema a medio-lungo termine, ma la verità potrebbe essere un'altra e forse rimane sconosciuta anche all'Alto Comando delle Mani di Ferro.

Questa verità, purtroppo, si rende evidente nella missione successiva, la terza, in cui il valoroso comandante cade preda, assieme al fidato Regulus degli Ultramarines, in uno stato di rabbia verso le squadre Tau.
Questo raptus e il conseguente tentativo di raggiungere obiettivi personali, ne minano la fiducia dell'Alto Comando.
A incrinare ancor più questo fragile rapporto interviene una sorta di "dubbio" nei confronti della superiorità marine, dei princìpi ai quali essi fanno riferimento e, soprattutto, all'idea che l'umanità possa abbracciare i dettami del "Bene superiore". I Techmarines delle Mani sono in grado di registrare non solo le azioni, ma anche i pensieri più profondi di ogni marine del Capitolo: se l'Inquisizione venisse a conoscenza di tale situazione non solo Ala'star verrebbe incriminato, ma ne potrebbero fare le spese tutti i fratelli appartenenti alle Mani di Ferro!
Ala'star è dunque tacciato come "elemento instabile" e, in attesa di un giudizio finale, è confermato al comando della pericolosa missione all'interno del vascello Tiranide, magari al solo fine di eliminarlo senza destare sospetti.

Il comandante Ala'star e tutta la sua squadra cade in un agguato delle forze Tiranidi nella missione successiva.
In attesa di una via di uscita, i marines hanno resistito coraggiosamente, riuscendo anche a portare soccorso ai fratelli Lupi di Sarge e agli Ultramarines di Regulus, tuttavia la presenza di un Termagant, probabilmente geneticamente modificato, ha spazzato via gli ultimi elementi delle Mani di Ferro, comandante compreso.