innanzi tutto la Fortuna Incide su tutto il combattimento Orko.
Mi spigo meglio La fortuna è imperonata dal volere del Waargh ! cioè dal potere della magia del loro dio della guerra. Perciò:
1. La fortuna nel combattimento a corpo a corpo può essere impersonata con un tiro del dado extra con le simbologie classiche dell'artiglieria del 40k ( c'è l'hai presente il dado?) e concessa solo al Boss o Big Boss che a sua volta la irradia al suo manipolo di guerrieri attorno a lui.
2. il Mago o meglio chiamato Weirdboy la magia per lui non è data da un livello di potere ben preciso, ma da un livello di energia mentale che riesce a recepire da più orki che gli stanno vicino. perciò più orki ci sono dentro al suo raggio più e potente la magia ( riesce ad accedere ad una magia di livello superiore). La sua Imprevedibilità che questo potere dato dalle menti vicine dei suoi simile è come controllabilità inversamente proporzionale al potere generato. cioè più lui ha energia da usare più è facile che succeda un collasso, cioè che invece di lanciare la magia contro gli avversari essa si ritorga contro sia il lanciatore che a tutti coloro che gli stanno vicino. Gli esiti sono molteplici, in base al n° dado uscito, potere magia richiamata con relativi contro effetti, livello Weirdboy, ed eventuali influenze esterne generate in precedenzaq ( a tempo o ad area) da altri Lanciatori., ecc..
L'esercito degli Orki è fantastico sotto questa visione senza parlare poi degli ShooTGUN ( lancia snotling)
Perciò che riguarda la Magia devo far mente locale come si potrebbe introdurre. ULa prima cosa che io farei è vedere come funziona la magia di un Librarian in Space Hulk, poi ovviamente si riesce ad adattare la magia Orka al gioco, ovvio che bisognerà prendere spunto dai veri poteri Orki di 40K che poi sono quasi identici a quelli fentasy (riadattati a livello effetto).
la magia che interessa dovrà solo essere per combattimento a corpo a corpo ed per ambienti ristretti.
ragazzi non togliete la fortuna/sfortuna all'esercito Orko altrimenti è una copia degli altri eserciti, perdendo così quel potere di invincibilità che incute agli avversari.